Entrando in Santuario dalla porta centrale si passa sotto la Cantoria (opera dell’architetto Giovanni Rispoli) con bellissime sculture e intaglio in oro zecchino, sorretta da quattro colonne di marmo verde chiazzato di rosso e capitelli di marmo, sotto la quale si possono ammirare i dipinti di Vincenzo Paliotti, con santa Cecilia, patrona della musica, e gruppi di angeli musicanti. L’Organo Ecclettico Sinfonico attuale, realizzato nel 1949 dalla ditta Vincenzo Mascioni di Cuvio (VA), ha sostituito quello originario, costruito dalla ditta del Cavaliere Pacifico Inzoli di Crema (CR), e inaugurato 1’8 maggio 1890. Si compone di due nuclei: uno sopra l’ingresso e uno nella cupola. Le tre tastiere hanno un’estensione di 61 tasti ciascuna, e la pedaliera è composta da 32 pedali e 87 registri sonori, 6.000 le canne, 6 combinazioni aggiustabili e 5994 memorie preparabili. La trasmissione del suono tra la consolle e i corpi fonici avviene con un sistema radiocodificato che ha sostituito il precedente elettrico. Due elettroventilatori forniscono l’aria sufficiente per alzare i 20 mantici regolatori della pressione d’aria necessaria. Nel 2005, la Ditta Mascioni ha effettuato una radicale opera di restauro che, con il rifacimento di tutte le apparecchiature in pelle, la sostituzione dell’impianto trasmissivo e un generale ripasso di intonazione, ha ridonato all’organo l’originaria efficienza e brillantezza di suono.