Fino al 1971 la sacrestia era posta a sinistra del Santuario, in un locale dove adesso si trovano una statua lignea del beato Bartolo Longo, opera dello scultore altoatesino Gregor Mussner, un prezioso lavabo in marmo con la scritta “MUNDI ESTOTE” “MDCCCLXXXVII” e un quadro di san Girolamo. Attraverso una porta di collegamento, si accede al Santuario. In questo piccolo corridoio vi è incastonata nel muro una Acquasantiera di finissimo marmo di Carrara, ornata dal bassorilievo dell’agonia di Gesù nell’orto, donata al Santuario dallo scultore Paolo Ricci di Fiesole. Nella parte superiore siede l’Eterno Padre benedicente, mentre con la sinistra sorregge il globo. Intorno la scritta “IN NOMINE PATRIS ET FILII ET SPIRITUS SANCTI”. Di fronte, una lapide marmorea incastonata sulla parete, a ricordo dell’architetto Antonio Cua.