Restauro
La Basilica della Vergine del Santo Rosario, edificata alla fine dell’800 dal Beato Bartolo Longo, fondatore anche della Nuova Pompei, è uno dei santuari mariani più conosciuti e visitati al mondo. Realizzata su progetto dell’Architetto Antonio Cua, dell’Università di Napoli, poi curato da altri illustri esperti in materia, la Basilica di Pompei ha attraversato oltre un secolo di storia, incrementando la sua bellezza e la sua ricchezza artistica, tanto da diventare notevole luogo di interesse culturale e importante patrimonio nazionale. Su iniziativa dell'allora Arcivescovo, Mons. Carlo Liberati, dal 2009, per preservarne l’integrità, si è dato inizio ad una grande opera di restauro conservativo che ne sta riportando alla luce l’antico splendore e, nello stesso tempo, mettendo in sicurezza le strutture che, provate dall’usura del tempo, necessitavano di un accurato intervento di ripristino. A rendere indispensabili i lavori di restauro, la constatazione dei danni provocati dagli sbalzi termici e dall’umidità che ne avevano danneggiato affreschi e decorazioni musive. La prima fase dei lavori ha interessato la navata centrale, poi quelle laterali e l’abside. L’accurato lavoro e l’abilità di mani esperte hanno fatto sì che gli affreschi fossero riportati al loro splendore originario e i mosaici fossero reintegrati del numero di tessere che, a causa dell’umidità e delle infiltrazioni, si erano distaccate dalle decorazioni musive. Di fondamentale importanza, poi, il restauro del trono della Madonna, grazie ad un’azione di pulitura, consolidamento e protezione del paramento marmoreo, e la realizzazione di una serie di esami diagnostici specifici, per la verifica statica delle sue parti strutturali. In questa fase dei lavori, si è affrontato, inoltre, anche il restauro dei metalli, come capitelli, basi, cornici e angeli, che sono parte integrante del monumento. Si prevedono ancora due anni di lavori, durante i quali si procederà al restauro dei pavimenti, delle decorazioni delle volte “a grottesca” che sovrastano gli ingressi laterali e delle porte lignee. Ai tanti che hanno contribuito fino ad ora al restauro, va il nostro grazie. Per completare i lavori, però, occorre un ulteriore notevole impegno finanziario. Contiamo sull’aiuto di quanti amano il Santuario di Pompei.