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Angelus Domini e Regina Coeli

“Una lontana eco di campana giunse ai miei orecchi, e mi scosse: sonava l’Angelus del mezzodì” (Bartolo Longo, Storia del Santuario di Pompei, p. 59). “C’è legame molto stretto tra l’Angelus e il Rosario, l’uno e l’altro preghiere eminentemente cristologiche e, nello stesso tempo, mariane: ci fanno infatti contemplare e approfondire i misteri della storia della salvezza, nei quali Maria è intimamente unita al figlio suo Gesù” Giovanni Paolo II all’Angelus recitato nel Santuario di Pompei, domenica 21 ottobre 1979

L’Angelo del Signore

Regina del cielo

V. L’angelo del Signore portò l’annunzio a Maria.
R. Ed ella concepì per opera dello Spirito Santo.
Ave, o Maria
V. Eccomi, sono la serva del Signore.
R. Si compia in me la tua parola.
Ave, o Maria
V. E il Verbo si fece carne.
R. E venne ad abitare in mezzo a noi.
Ave, o Maria
V. Prega per noi, santa Madre di Dio.
R. Perché siamo resi degni delle promesse di Cristo.
Orazione - Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre; Tu, che all’annunzio dell’Angelo, ci hai rivelato l’incarnazione del tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce, guidaci alla gloria della Risurrezione.
Per Cristo nostro Signore. Amen.

Si recitino tre Gloria al Padre alla Santissima Trinità.

(durante il tempo pasquale)

Regina dei cieli, rallegrati, alleluia:
Cristo, che hai portato nel grembo, alleluia,
è risorto, come aveva promesso, alleluia,
prega il Signore per noi, alleluia.

V.  Rallegrati, Vergine Maria, alleluia.
R.  Il Signore è veramente risorto, alleluia.

Orazione - O Dio, che nella gloriosa risurrezione del tuo Figlio, hai ridonato la gioia al mondo intero, per intercessione di Maria Vergine, concedi a noi di godere la gioia della vita senza fine.
Per Cristo nostro Signore. Amen.

Si recitino tre Gloria al Padre alla Santissima Trinità.