Skip to main content

Bartolo Longo sarà proclamato Santo il 19 ottobre 

13 Giugno 2025

Alle 9 del 13 giugno, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, Papa Leone XIV ha presieduto la celebrazione dell’Ora Terza e il Concistoro Ordinario Pubblico per la canonizzazione di otto Beati, tra gli altri Bartolo Longo, Fondatore del Santuario, delle Opere di carità e della stessa Nuova Pompei. Appena dopo le dieci, il Bollettino quotidiano della Sala Stampa vaticana ha comunicato che il Papa, nel corso del Concistoro, ha decretato che il Beato Pier Giorgio Frassati, insieme al Beato Carlo Acutis, siano iscritti all’Albo dei Santi domenica 7 settembre 2025, mentre i Beati Ignazio Choukrallah Maloyan, Peter To Rot, Vincenza Maria Poloni, Maria del Monte Carmelo Rendiles Martínez, Maria Troncatti, José Gregorio Hernández Cisneros e Bartolo Longo siano iscritti all’Albo dei Santi domenica 19 ottobre 2025. L’Arcivescovo di Pompei, Monsignor Tommaso Caputo, ha presieduto a mezzogiorno, nella Cappella Bartolo Longo, la preghiera di ringraziamento, elevata insieme al clero, ai diaconi, ai religiosi e alle religiose, ai fedeli laici. «Ecco la data attesa – ha detto il Prelato – sin d’ora, in questo luogo simbolo, dove sono accolte le spoglie di Bartolo Longo, che tra qualche mese potremo invocare come San Bartolo, è inscritta nella storia provvidenziale e mirabile del Santuario di Pompei». Nelle parole dell’Arcivescovo il rendimento di grazie a Dio «il cui amore ha cambiato il cuore di un uomo che, da peccatore, è diventato santo» e alla «Madonna del Rosario, nostra Madre, che ogni giorno ha suggerito all’orecchio di Bartolo Longo le stesse parole rivolte ai servi di Cana: fai quello che Egli ti dirà!». L’Arcivescovo Caputo ha, poi, rimarcato che «Bartolo Longo sarà canonizzato nel mese del Rosario e non potrebbe essere altrimenti. Tutto è grazia, tutto è grazia qui a Pompei, ma senza il Rosario la Valle “sconsolata”, come la chiamava Bartolo Longo, sarebbe rimasta tale, né il Santuario sarebbe stato costruito né le Opere di Carità avrebbero aperto le porte all’amore vissuto di centinaia di migliaia di ragazzi e ragazze. Nessuna casa può reggere senza le fondamenta così Pompei non può reggere senza la preghiera del Santo Rosario».

Leggi altro...